sabato 20 febbraio 2010

Post shock sanremese, commenti sulla semifinale

Non ancora del tutto ripresami dalla tremenda allucinazione in cui al festival della canzone italiana arrivava in finale il trio di Pupo and Friends (con la loro Italia, Oh mio Dio), sto aspettando che qualcuno salti fuori a gridare : "SCHERZETTO"! Adesso più che altro lo pretendo.

Esasperazioni a parte, quanto avvenuto ieri sera sul palco dell'Ariston è il genere di cose che mi fa arrabbiare(per essere molto ma molto eleganti) e soprattutto riflettere.
Riflettere su quanto sciocco sia da parte mia e di molti altri guardare a Sanremo ogni anno con fiducia, nella speranza di trovare qualcosa di nuovo e di bello da amare.
Questa speranza è cronicamente disattesa, la musica di Sanremo è quella dei personaggi, dei giganti della discografia e delle classifiche di vendita. Non è mai la Mia.
Quella appassionata, ricercata, AMATA.
Potete cantare di amore quanto volete, tradimenti,riappacificazioni e colpi di fulmine, potete cantilenare lo stesso motivetto insulso quanto volete ripetendo parole diabetiche,
ma nelle vostre canzoni con ci sarà mai l'amore autentico, quello non gridato ma di una forza assordante.
Continuate con le vostre classifiche, pop star ed indici di vendita.
Perpetuate pure il business ed accumulate quanti più soldi potete.

Potete soffocarla sotto strati di immondizia, relegarla in angoli bui e fare finta che non esista, ma non sarete certo voi a toglierci la Nostra Musica.

Riannodandomi a Sanremo, sul palco è finito davvero di tutto: dalla pop star Jennifer Lopez ai Tokio Hotel, idoli di quella marmaglia caprina che è la nostra meravigliosa gioventù.

Passiamo alle cose belle di ieri sera, che è meglio.

Al secondo ascolto il brano di Noemi si è rivelato più interessante di come mi era parso di primo acchito. Cercando informazioni in internet però, ho scoperto di un'accusa di plagio mossa al brano presentato dalla cantante di X-Factor. Solitamente i presunti plagi sono una bufala, ma lasciatemi dire che in questo caso il brano è lo stesso del poco conosciuto cantante Marco Ciappelli, con Oggi però (2003).
Gli autori sono gli stessi, Ciappelli e Babbini, inqualificabili per aver proposto ad un'artista ed al pubblico un brano così sfacciatamente edito approfittando della sua scarsa fama.

Eccovi il link del video per il confronto tra i due brani(o tra le due versioni dello stesso, a voi la sentenza)
http://www.youtube.com/watch?v=lXyVzIp8vW4&feature=player_embedded


Mmm... ma non avevo detto che avrei parlato delle cose belle del nostro beneamato festival? Va bene, riproviamo.

Ottima l'esecuzione di Mengoni e davvero bello l'arrangiamento proposto con il Solis String Quartet. Molto bravi e calzanti allo spirito del brano, che ci ha guadagnato parecchio.

Ruggeri con i Decibel, gente, il massimo.
Ancora di più , per chi come me, a causa della giovane età, ha conosciuto e stimato i Decibel solo grazie a vecchie registrazioni di canzoni del calibro di Contessa( Chi sei? Ch-Ch-Contessa, tu non sei più la stessa!), la melodica Vivo da Re e per contrasto Figli di...
Fuori da Sanremo, beh, chi se ne frega!


Forza gente, stasera la finale, scommetto dieci noccioline che anche quest'anno il re dei piccioni scagazzerrà allegramemte in testa a tutti quanti.



Dicon che almeno porti fortuna, bah.



(Siamo soli noi, la generazione della frustrazione, la generazione dell'alienazione)

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